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Vi esorto , fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. (Rm 12,1s)
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Santa Caterina da Siena venne affrontata una volta da Dio su un “peccato nascosto” che aveva, quello di giudicare la gente. Pensava di avere un dono per leggere la natura umana e notare le mancanze di altre persone, soprattutto quelle dei sacerdoti. Un giorno, però, Dio le segnalò che le percezioni che riceveva sulle debolezze altrui non venivano da Lui ma dal diavolo, e lei capì che era “la trappola del diavolo”.
Il diavolo ci permette di vedere le mancanze delle altre persone per far sì che anziché voler aiutare iniziamo a giudicare la loro anima e a condannarla. Caterina lo ammise a Dio, dicendo: “Mi hai dato… una medicina contro una malattia nascosta che non avevo riconosciuto, insegnandomi che non posso mai giudicare nessuno… Perché io, cieca e debole com'ero per questa malattia, spesso ho giudicato altri con il pretesto di lavorare per il tuo onore e la loro salvezza”.
(aleteia.org)