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 appuntamenti e avvisi 

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Don Francesco a tutti i parrocchiani

 

Se sono stato per oltre 30 anni vostro parroco è perché fin dal principio ho accettato la volontà di Dio, anche quando non mi piaceva.
Avevo 22 anni quando ho compreso che Dio mi chiamava a diventare prete. Ho dovuto affrontare il dolore per quanto avrei dovuto lasciare - lavoro, fidanzata, amici, progetti di vita... - e la paura per quanto avrei trovato, perché il prete è soggetto a tante contrarietà, critiche, incomprensioni... Però sono rimasto anche stupito nel sentire gioia perché onorato della chiamata da parte di Dio.
La mia accettazione della chiamata di Dio ha causato un grandissimo dolore ai miei genitori, non perché non fossero religiosi, ma perché si aspettavano tutt’altro da me (tra l’altro unico figlio maschio, l’ultimo col cognome di famiglia). Sono andati in profondissima crisi; forse per la prima volta nella loro vita, per alcune domeniche non sono andati a Messa perché arrabbiati coi preti, che ritenevano mi avessero plagiato, e anche arrabbiati con Dio.
Per parte mia anche in questo ho dovuto fare un atto di fede, affidando le loro lacrime a Cristo, confidando che lui non avrebbe lasciato che tutto questo portasse frutti di male. Infatti il Signore li ha aiutati e pian piano hanno compreso, accettato e sono diventati persino orgogliosi del figlio prete; ho dovuto constatare che, quanto a cammino di fede, mi sono persino passati avanti.
A 27 anni sono diventato prete e ho sempre dato la mia disponibilità a fare quanto il Vescovo mi avesse chiesto, anche perché nell’ordinazione si promette obbedienza e filiale rispetto; desidero fare la volontà di Dio, che passa anche per le scelte del Vescovo.
Quando quindi il 30 maggio scorso mi ha chiesto se ero disposto ad accettare un trasferimento ho risposto prontamente di sì; ho però anche sentito subito una sorta di vertigine, vedendo in un attimo la fine di tutta quella che finora è stata la mia vita e il distacco da quelli che siete stati la mia famiglia, oltre che la mia comunità in Cristo.
Di nuovo devo lasciare tutto; però ho fatto nel tempo molte esperienze che mi testimoniano come Dio è fedele e provvede, per cui sono certo che anche oggi mi posso buttare in Lui.
So bene che anche a voi tutto questo sta causando un dolore, ma sono certo che, come è stato a suo tempo con i miei genitori, anche oggi, qui, da tutto questo Dio trarrà frutti di bene per tutti.
È una vocazione che viviamo insieme: Ferro di Cavallo invia i suoi preti in missione e tutti siete chiamati a sentirvi coinvolti, accompagnandoci e sostenendoci con la comprensione e la preghiera.
Voi mi avete insegnato ad essere parroco e io ho cercato di insegnarvi ad essere parrocchia, comunità di Cristo; adesso io sono chiamato a servire come parroco un’altra comunità e voi siate comunità unita al nuovo pastore.
Io avevo tanta paura nel diventare prete, poi nella responsabilità di parroco e anche nell’impegno per la costruzione di una chiesa, ma il Signore ha benedetto tutto questo oltre ogni mia aspettativa. Quello che conta non sono le capacità umane, ma l’obbedienza a Dio, perché poi è lui che benedice e fa maturare i frutti.
So che Dio parla anche attraverso l'autorità del Vescovo, al quale, ricordiamo, spetta il compito di governare avendo uno sguardo sulle necessità dell'intera comunità diocesana; lui mi dice di aver preso questa decisione perché ritiene opportuno che ora porti anche ad altri il mio servizio sacerdotale, mettendo a frutto l'esperienza maturata in questi anni con voi.
Accetto di obbedire a Dio sicuro che ancora Lui benedirà ciò che mi manda a fare. Magari non sarà, come qui, una benedizione visibile in frutti immediati; potrebbe anche consistere nel dover perdere la vita, crocifisso dal non riuscire, dalle incomprensioni, dalle critiche..., però sia quello che Dio vuole, perché tutto è per il bene!
Ancora una volta, pur nel dolore e fra tante paure, sono comunque contento di fare la volontà di Dio ed esorto tutti voi ad accettarla con me, alla stessa maniera.
Dio vi benedica!

 

 eventI nell'ultimo anno 

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Santa Veglia Pasquale

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Venuta dei Magi

utilità

Liturgie Eucaristiche:

  • Domenica e festivi ore 8, 10, 11:30

  • Sabato e prefestivi ore 18

  • feriali ore 18

        tutte le sere, prima della Messa, recita del rosario

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